lunedì 31 marzo 2014

FOCACCIA BARESE

Da mangiare da sola, o come accompagnamento per salumi e latticini, questa é la classica focaccia barese. Insuperabile con mortadella e mozzarella fiordilatte o provolone....

Ingredienti:
300 gr. di farina, di cui 200 gr. di farina 00 e 100 gr. di di semola di grano duro
( in questo caso ho usato la farina di grano arso, da cui il colore cosí scuro..., nella proporzione di 225 gr. di farina 00 e 75 gr. di farina di grano arso)
200 ml di acqua tiepida (37 gradi) nella quale sciogliere due terzi di cubetto di lievito di birra e 10 gr. di sale (circa due cucchiaini rasi)
olio evo, origano, pomodori pachino, olive nere denocciolate (facoltative)





Mettete nella planetaria le farine con l'acqua con lievito e sale ed impastate per pochi minuti, fino a che si forma la palla.


Trasferite l'impasto in una ciotola con poca farina e lasciate lievitare, coperto con un telo, in luogo chiuso, per circa due ore.


Ungete bene con olio evo una teglia, meglio se di ferro. Adagiateci la pasta lievitata, versateci un filo di olio e stendetela con le mani fino a ricoprire tutto il fondo.


Appoggiateci i pomodorini tagliati a metá, con la parte tagliata verso il basso, le olive, l'origano e il sale. Irrorate con olio evo a filo.
Lasciate riposare la focaccia ancora per almeno mezz'ora. Nel frattempo scaldate il forno a 220 gradi.
Infornate la focaccia per circa 20/25 minuti, e comunque fino a che é bella dorata. Fate la prova con un coltello a lama lunga, sollevatela e guardate il fondo, deve essere color biscotto.

Sfornatela e copritela subito con uno strofinaccio per qualche minuto.
Poi servitela tagliata a fette.


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domenica 23 marzo 2014

per una vera REGINA

Questa torta è dedicata ad una vera REGINA, di nome e di fatto... per la precisione, 
una REGINA DI DENARI! 
Tanti auguri Nina, non solo per il tuo compleanno.




giovedì 20 marzo 2014

PURE' DI FAVE CON I CARCIOFI

Le fave sono legumi un po' meno usuali di ceci, fagioli, lenticchie. In primavera, fresche, si mangiano crude con il pecorino, nella classica scampagnata fuori porta di Pasquetta.... nelle altre stagioni, conservate secche, si usano per un purè da accompagnare tradizionalmente alla cicoria. Il piatto, un classico pugliese, si chiama "favetta e cicoria" e abbina bene il gusto delicato delle fave con l'amarognolo della cicoria.
In questo caso, ne facciamo una versione più nobile, con i carciofi, ma vi consiglio di provarlo anche con della semplice cicoria lessata ed un filo di olio piccante.

ingredienti per 4:
350 gr. di fave secche
1/2 cipolla
un ciuffo di prezzemolo
qualche pomodorino e 1 carota
8 carciofi
2 spicchi d'aglio
olio evo - sale - pepe

Ammollate le fave in acqua per circa 12 ore.
Sciacquatele bene e versatele in una padella a bordi alti con mezza cipolla
qualche pomodorino, una carota tagliata a fette, qualche stelo di prezzemolo.
Aggiungete acqua fredda fino a coprire le verdure di circa un dito e mettete su fuoco basso.

Lasciate sobbollire per circa un'ora e mezza, schiumando all'occorrenza.

Nel frattempo pulite i carciofi eliminando due giri di foglie esterne e
tagliando parte del gambo e le punte delle foglie.
Pulite il gambo e, man mano, mettete i carciofi in acqua
acidulata con limone per non farli annerire. 

In una padella antiaderente mettete dell'olio, l'aglio a fette e qualche stelo di prezzemolo.
Adagiateci i carciofi e mettete sul fuoco.
Salate e lasciate cuocere i carciofi, aggiungendo, di tanto in tanto, un goccio d'acqua
in modo da farli stufare, per circa una mezz'ora, con il coperchio.
Ogni tanto girate i carciofi in modo da cuocerli uniformemente su tutti i lati.

Dopo circa un'ora e mezza, le fave si saranno sfaldate.
Salatele e assaggiatele in modo da verificare che siano morbide.
Se necessario lasciatele cuocere ancora un quarto d'ora, eventualmente aggiungendo acqua calda.
A cottura ultimata, frullatele con il minipimer.

Versate nelle fondine il purè e adagiateci sopra i carciofi.
terminate con un fio di olio crudo ed una macinata di pepe fresco.




domenica 16 marzo 2014

TORTA di MELE

Classica. Ma sempre buona. Consolatoria. Rassicurante.
É la torta di mele. Ideale per la colazione e per la merenda.

Ecco la ricetta:
200 gr. Burro
200 gr. Zucchero (anche di canna)
250 gr. Farina
4 uova
1/2 bustina di lievito
un goccio di latte
4 mele
Buccia di limone grattugiata
2 cucchiai di zucchero di canna e un pizzico di cannella in polvere


Per prima cosa, portate tutti gli ingredienti a temperatura ambiente.
Montate burro e zucchero nella planetaria o con lo sbattitore elettrico, poi aggiungete un uovo alla volta, facendoli incorporare bene all'impasto.
A questo punto aggiungete la farina, setacciata con il lievito E la buccia di limone grattugiata, un cucchiaio alla volta. Aggiungete infine un goccio di latte per rendere l'impasto liscio e morbido.


Versate il compsto in una tortiera antiaderente a cerniera, se non l'avete, rivestite una normale tortiera con carta forno, oppure imburratela ed infarinatela.
Nel frattempo sbucciate e tagliate le mele a fettine e cominciate a disporle nell'impasto di taglio, in maniera concentrica, partendo dal bordo esterno e procedendo verso l'interno.


Quando avrete completato di inserire le mele, mescolate due cucchiai di zucchro di canna con mezzo cucchiaino di cannella e spolverizzate le mele.


Infornate in forno caldo a 180 gradi per circa 40 minuti e comunque fino a che la torta é dorata. Fate la prova stuzzicadenti. Quando la torta si é raffreddata, sformatela e servitela con zucchero a velo.

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giovedì 13 marzo 2014

POLIPO ALLA LUCIANA

Questa che vi racconto è una tipica ricetta napoletana, nata nel quartiere di Santa Lucia, appunto, nella quale pochi e semplici ingredienti rendono il polipo irresistibile.
In più, si cucina praticamente da solo!
Come spesso nei piatti che vi propongo, anche questo ha un doppio uso: come secondo piatto o piatto unico, servito con bruschette, oppure per condire un gustosissimo piatto di spaghetti.
A voi la scelta, anche se io li proverei entrambi...

ingredienti:
1 polipo grande (1-1,2 Kg.) o due polipi più piccoli (7-800 gr. cad.)
2 lattine di pomodorini pelati
aglio, prezzemolo, olio evo
peperoncino, sale
lavate il polipo (che vi sarete fatti pulire dal pescivendolo)
e mettetelo in una padella dai bordi alti munita di coperchio.
aggiungete abbondante olio, un paio di spicchi d'aglio sbucciati
i pelati, un pezzetto di peperoncino e qualche rametto di prezzemolo (compresi i gambi)

coprite la padella (deve essere perfettamente sigillata, quindi,
eventualmente chiudete anche con un giro di carta stagnola)
e mettete sul fornello più grande, al minimo.
Il polipo cuocerà così, lentamente, nel suo vapore, per circa un'ora
(nel caso di polipi più piccoli) o un'ora e mezza (nel caso di un polipo grande).
Non aprite mai il coperchio, ma, di tanto in tanto, scuotete la padella
per evitare che si attacchi al fondo.

Trascorso questo tempo, scoperchiate e salate.
Se il sughetto fosse ancora troppo liquido, lasciate restringere a fuoco
vivo per circa un quarto d'ora, o comunque fino a che è denso,
facendo attenzione che non si attacchi al fondo.
Aggiustate eventualmente di sale e togliete i gambi del prezzemolo.

Cuocete gli spaghetti al dente e conditeli con il sugo del polipo e qualche tentacolo,
sarà un fantastico piatto unico.
In alternativa, servite il polipo in una fondina, con il suo sughetto e
delle bruschette di pane casereccio, magari con una strofinata di aglio.
In entrambi i casi, prezzemolo fresco tritato come se piovesse.





lunedì 10 marzo 2014

VEGAN plum cake

Ho provato, anche se ero scettica. Ed invece questi dolcetti da colazione sono deliziosi. Anzi, probabimente la mancanza di uova e burro li rende ancora piú soffici....
Quindi, vi spiego la ricetta...


250 gr. di farina (se vi piace, integrale)
50 gr. di fecola di patate
1 bustina di lievito
2 vasetti di yogurt di soia
120 gr. di zucchero integrale di canna
120 ml. di olio di semi
gocce di cioccolato e, a piacere, buccia di arancia grattugiata

Mescolate lo zucchero con l'olio. Aggiungete lo yogurt e amalgamate bene.
Setacciate insieme le farine ed il lievito ed aggiungete al composto un po' allal volta,
continuando a mescolare con una frusta. Aggiungete un po' d'acqua per rendere il composto piú morbido (curca 1/2 bicchiere, un po' alla volta, fino a che é sufficiente). A questo punto aggiungete le gocce di cioccolato e la buccia d'arancia.
Infornate nello stampo da plum cake o negli stampini singoli (vanno bene anche quelli da muffins), in forno già caldo a 180.
Nel caso delle monoporzioni calcolate 15 min. circa. Per il plum cake, 40 min. circa, e comunque fino a quando si crea la crepa sulla superficie ed é bello dorato. Fate sempre la prova stuzzicadente, che deve uscire asciutto!


Buona colazione!

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giovedì 6 marzo 2014

TIRAMISU'

Qualche giorno fa, tra le curiosità, ho letto che dopo 76 anni chiude il ristorante che ha inventato il tiramisu. Questo dolce è stato il must degli anni '80 e, in assoluto, la mia prima prova culinaria. 
Ho imparato a prepararlo da mia madre, quando ero adolescente e, dopo qualche tentativo, mi ha detto: "ormai l'allieva ha superato la maestra...". 
L'avevo decisamente accantonato, ma questo articolo mi ha fatto venire una voglia irresistibile di mangiarlo. Quale migliore occasione per prepararlo in versione special edition....





per i pochissimi che ancora non lo sanno fare, ecco la ricetta:
500 gr. mascarpone
4 uova freschissime
4 cucchiai di zucchero
1 confezione di savoiardi
circa 8 tazzine di caffè
a piacere, 2 cucchiai di rhum o brandy

Separate i tuorli dagli albumi. Mettete in una ciotola i 4 tuorli con lo zucchero ed in un'altra ciotola 2 albumi (con un pizzichino di sale). Nel frattempo preparate il caffè e mettetelo in una fondina a raffreddare, con 1 cucchiaio di liquore. Montate i tuorli con lo zucchero con lo sbattitore elettrico fino a che diventano chiari e spumosi. Aggiungete il mascarpone e mescolate con un cucchiaio di legno, fino a che la crema è ben amalgamata. Aggiungete 1 cucchiaio di liquore. Rivestite una pirofila con uno strato di savoiardi imbevuti nel caffè. A questo punto, montate a neve gli albumi (fate la prova del cucchiaio, che deve rimanere in piedi...). Versate gli albumi nella crema di mascarpone ed amalgamate delicatamente, dall'alto verso il basso, in modo da evitare che gli albumi si smontino.
Versate la crema di mascarpone sui savoiardi (in un unico strato, oppure in due strati, inserendo ancora uno strato di savoiardi imbevuti nel caffè, in questo caso, forse, vi servirà una maggiore quantità di caffè....), livellate e lasciate riposare in freezer per almeno due ore.
Tiratelo fuori dal freezer circa un'ora prima di servirlo, in modo che possa tornare a temperatura ambiente. Spolverate con cacao amaro o con cioccolato fondente grattugiato.




martedì 4 marzo 2014