Era da tempo che volevo provare questa ricetta. Il compleanno di mio fratello mi é sembrata l'occasione perfetta, perché questa é una torta assolutamente nelle sue corde...
Ho preso spunto da una ricetta di Luca Montersino, che vi ripropongo con qualche piccolo accorgimento... Certo, ci vuole un po' di tecnica e l'uso della sac á poche, ma non é impossibile da realizzare. E il risultato é garantito!
Ingredienti:
50 gr. zucchero a velo
280 gr. burro
300 gr. farina 00
15 gr. rum
7 tuorli d'uovo, sodi
1/2 cucchiaino raso di cannella
la buccia di 1 limone
1 barattolo di confettura di lamponi (o mirtilli, frutti di bosco, ecc..)
Diversamente da una normale crostata, questo impasto si lavora con il burro morbido e, proprio per questo motivo, non si riesce a tirare con il matterello, ma necessita della sacca da pasticcere.
Montate il burro (a tempertura ambiente) con lo zucchero a velo, la cannella, la buccia di limone ed il rum.
Unite i tuorli d'uovo passati al setaccio ed, in ultimo, la farina, un cucchiaio alla volta, mescolando lo stretto indispensabile ad amalgamare gli ingredienti.
Mettete l'impasto in una sac á poche con la bocchetta a stella e disponete il composto in una teglia antiaderente, possibilmente con il bordo a cerniera.
Spalmate al centro la confettura di lamponi e con l'impasto rimanente formate le righe ed un bordino di chiusura.
Foto tratta dal volume: Peccati di gola - Luca Montersino
Infornate a 180 per 25-30 minuti, controllando il livello di doratura.
Fate raffreddare completamente (qualche ora almeno) prima di sformarla e metterla sul piatto di portata.
Completate la torta con lamponi freschi (o altri frutti rossi, se avete usato un'altra confettura), leggermente spennellati con gelatina, per dargli un tocco di luce.
domenica 19 ottobre 2014
mercoledì 15 ottobre 2014
Spuma di patate
Siamo ufficialmente in autunno e, anche se il clima é ancora tiepido, possiamo ricominciare a parlare di "comfort food"... Di quei piatti che scaldano il cuore. Questo poi, almeno per me, é un piatto della memoria, che mangio fin da quando ero piccola e che, in maniera empatica, credo di aver trasmesso anche a Vittoria.
Si tratta di una torta salata con un guscio di patate ed un ripieno di prosciutto e formaggio.
Ingredienti per il guscio:
1 kg. patate
2 uova
parmigiano, sale, latte
olio evo, pan grattato
Ingredienti per il ripieno:
100 gr. prosciutto cotto
crescenza, formaggi a pasta morbida
Fate bollire le patate fino a che sono morbide. Passatele nello schiacciapatate e raccoglietele in una ciotola capiente. Aggiungete le uova, il sale e tre/quattro cucchiai di parmigiano grattugiato. Mescolate ed aggiungete latte fino ad avere un composto morbido, della consistenza di un puré. Assaggiate ed eventualmente aggiustate di sale.
Prendete una teglia antiaderente, possibilmente con il bordo a cerniera, se volete estrarla per servirla. Altrimenti va benissimo una pirofila da portare direttamente a tavola.
Ungete il fondo con olio evo e spolverate con pangrattato.
Prendete una metá abbondante del composto e stendetelo delicatamente sul fondo della teglia, creando un bordo piú alto per contenere il ripieno.
Adagiate il prosciutto cotto a fette, creando uno strato uniforme e coprite con i formaggi che preferite, crescenza o fette di formaggio tipo edamer. É un ottimo modo per utilizzare anche avanzi di formaggi vari.
Copriete, a questo punto, con il resto del composto di patate. Sigillate bene i bordi, livellate e poi, con i rebbi della forchetta, create delle righe.
Spolverate la superficie con pangrattato e terminate con un filo di olio, per ottenere una bella gratinatura.
Infornate a 200, per circa 45 minuti, e comunque fino a che la superficie é ben colorita.
Lasciatela raffreddare almeno 15 minuti prima di servirla. Un po' di piú se dovete sformarla, per evitare che si rompa.
É un ottimo piatto unico, da servire con una fresca insalata....
Si tratta di una torta salata con un guscio di patate ed un ripieno di prosciutto e formaggio.
Ingredienti per il guscio:
1 kg. patate
2 uova
parmigiano, sale, latte
olio evo, pan grattato
Ingredienti per il ripieno:
100 gr. prosciutto cotto
crescenza, formaggi a pasta morbida
Fate bollire le patate fino a che sono morbide. Passatele nello schiacciapatate e raccoglietele in una ciotola capiente. Aggiungete le uova, il sale e tre/quattro cucchiai di parmigiano grattugiato. Mescolate ed aggiungete latte fino ad avere un composto morbido, della consistenza di un puré. Assaggiate ed eventualmente aggiustate di sale.
Prendete una teglia antiaderente, possibilmente con il bordo a cerniera, se volete estrarla per servirla. Altrimenti va benissimo una pirofila da portare direttamente a tavola.
Ungete il fondo con olio evo e spolverate con pangrattato.
Prendete una metá abbondante del composto e stendetelo delicatamente sul fondo della teglia, creando un bordo piú alto per contenere il ripieno.
Adagiate il prosciutto cotto a fette, creando uno strato uniforme e coprite con i formaggi che preferite, crescenza o fette di formaggio tipo edamer. É un ottimo modo per utilizzare anche avanzi di formaggi vari.
Copriete, a questo punto, con il resto del composto di patate. Sigillate bene i bordi, livellate e poi, con i rebbi della forchetta, create delle righe.
Spolverate la superficie con pangrattato e terminate con un filo di olio, per ottenere una bella gratinatura.
Infornate a 200, per circa 45 minuti, e comunque fino a che la superficie é ben colorita.
Lasciatela raffreddare almeno 15 minuti prima di servirla. Un po' di piú se dovete sformarla, per evitare che si rompa.
É un ottimo piatto unico, da servire con una fresca insalata....
domenica 5 ottobre 2014
Pasta con melanzane e feta
Ho preso dal fruttivendolo queste melanzane sottili, si chiamano Perline, sono piccole e dal gusto piú dolce rispetto alle normali melanzane. Dunque non hanno neanche bisogno di essere messe sotto sale. In ogni caso, la ricetta puó esser fatta ovviamente anche con le melanzane che comunemente trovare in commercio.
Tagliate a rondelle le melanzane (a cubetti se sono quelle normali). Rosolate in una padella antiaderente l'olio evo con uno spicchio d'aglio in camicia, leggermente schiacciato e, se vi piace, un pezzetto di peperoncino. Aggiungete le melanzane e fatele rosolare inizialmente a fuoco vivace. Quando iniziano a prendere colore, abbassate leggermente la fiamma, salate e lasciate cuocere per circa 15 minuti, girando di tanto in tanto.
Nel frattempo preparate un trito di erbe aromatiche (io ho usato prezzemolo, basilico e menta, ma potete usare anche l'origano, sia fresco che secco o l'erba cipollina) e preparate la feta sbriciolata.
Quando le melanzane sono cotte, spegnete il fuoco e aggiungete le erbe aromatiche.
Scolate la pasta al dente e conditela con il sughetto di melanzane. Se serve, aggiungete un goccio di acqua di cottura della pasta e un filo di olio crudo. Aggiungete la feta direttamente nel piatto.
venerdì 3 ottobre 2014
Genova
Sono tornata a Genova, per la seconda volta, lo scorso week end. Approfittando di questo scampolo d'estate ci siamo concessi l'ultimo mare della stagione....
Mi piace molto Genova. E' una cittá complessa, per la sua conformazione geografica, stretta fra mare e montagna, per le mille facce ed i mille stili, tipici delle cittá di mare che hanno ricevuto infiniti influssi e contaminazioni. Giú al porto, i carrugi, i vicoli piú popolari, stretti e bui, ma tanto affascinanti. Salendo, le strade si allargano, si riempiono di luce e di colore. La mia preferita é "strada nuova", l'attuale via Garibaldi, con la magnifica sequenza dei palazzi dei Rolli. Fregi, finestre, lesene, colonne, e portoni di epoca cinquecentesca. Uno dopo l'altro. Uno piú bello dell'altro. E all'interno, librerie, negozi di design e piccoli antiquari.
Salendo ancora, con un ascensore liberty, si arriva alla Spianata Castelletto, un belvedere dal quale si puó godere la vista di tutta la cittá. Se poi, come noi, ci si arriva quasi al tramonto, il panorama é ancora piú suggestivo....
La giornata si é conclusa con una buona cenetta, il che non guasta mai. Ma di questo, vi parleró un'altra volta....
Mi piace molto Genova. E' una cittá complessa, per la sua conformazione geografica, stretta fra mare e montagna, per le mille facce ed i mille stili, tipici delle cittá di mare che hanno ricevuto infiniti influssi e contaminazioni. Giú al porto, i carrugi, i vicoli piú popolari, stretti e bui, ma tanto affascinanti. Salendo, le strade si allargano, si riempiono di luce e di colore. La mia preferita é "strada nuova", l'attuale via Garibaldi, con la magnifica sequenza dei palazzi dei Rolli. Fregi, finestre, lesene, colonne, e portoni di epoca cinquecentesca. Uno dopo l'altro. Uno piú bello dell'altro. E all'interno, librerie, negozi di design e piccoli antiquari.
Salendo ancora, con un ascensore liberty, si arriva alla Spianata Castelletto, un belvedere dal quale si puó godere la vista di tutta la cittá. Se poi, come noi, ci si arriva quasi al tramonto, il panorama é ancora piú suggestivo....
La giornata si é conclusa con una buona cenetta, il che non guasta mai. Ma di questo, vi parleró un'altra volta....
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