lunedì 2 giugno 2014

Le conserve della Nonna


Tra i ricordi di quando ero bambina, c'é sicuramente quello della nonna che preparava i carciofini sott'olio. La nonna Lina era il prototipo della donna del sud nata ad inizio secolo. Capelli ordinatamente raccolti in uno chignon basso, occhiali e mani operose che sgranavano piselli, mescolavano il sugo, impastavano. Le nostre "visite" del sabato pomeriggio erano scandite dal ritmo delle stagioni. In primavera c'erano i carciofini da invasare, in estate la salsa di pomodoro da imbottigliare, in autunno le olive da mettere in salamoia. A Natale le "cartellate", ma questa é una storia più lunga. Che racconteró a tempo debito...
E così quando ho visto i carciofini dal fruttivendolo, ho deciso di provarci anch'io. Non di certo la produzione industriale di mia nonna. Ma un vasetto l'ho fatto. E sono venuti buonissimi...
Ingredienti
Circa 1 kg. di carciofini
1 litro di aceto di vino bianco
1 litro d'olio evo
Limone
Sale, pepe in grani
Prezzemolo e menta freschi



Per cominciare, pulite i carciofini eliminando due giri di foglie esterne. Tagliate le punte e pulite la base del gambo. Tagliateli a metá e, di volta in volta, metteteli in una ciotola piena di acqua acidulata con il limone.


Lasciateli riposare circa un'oretta. Portate a bollore 1 litro di acqua con 1 litro di aceto e un pizzico di sale grosso. Tuffateci i carciofini e lasciateli bollire per 8-10 minuti.


A questo punto scolateli con la schiumarola e metteli su un panno asciutto, con parte tagliata verso il basso, per farli asciugare. Lasciateli cosí circa 12 ore (una notte).



Preparate dei barattoli sterilizzati e disponete i carciofini, alternando con foglie di prezzemolo, menta e grani pepe. Premeteli bene e, quando arrivate al bordo, versate l'olio. Premete i carciofini con i rebbi della forchetta, in modo da far uscire le bollicine d'aria. Lasciate i barattoli chiusi per qualche ora in disoensa e quando si saranno ben assestati rabboccate l'olio se necessario. Chiudete ermeticamente e lasciate riposare per quindici giorni in luogo buio, prima di consumarli.



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